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Comune di Edolo

Comune di Edolo ([1467] -)

956 unità archivistiche collegate (totale del complesso)

Archivio

L'archivio del Comune di Edolo documenta la vita amministrativa dell'ente dal più antico documento preservato nell'attuale sede di conservazione (1467) fino ad oggi.

La documentazione non è priva di lacune, molto larghe per la sezione di Antico Regime, ma rivela in ogni caso grande ricchezza di informazioni, trattandosi del centro storicamente maggiore dell'alta Valle Camonica.

La sezione storica dell’archivio è articolata in due partizioni: carteggio generale e serie particolari.

Per quel che riguarda il carteggio generale sono state individuate sei sezioni. La cesura archivistica è determinata dal diverso ordinamento delle carte rilevato:
− Sezione di Antico Regime, ordinata secondo un sistema cronologico;
− Sezione 1802−1816, corrispondente al periodo napoleonico e della formazione del Regno Lombardo−Veneto, caratterizzata dall’impiego di un titolario di 16 titoli, non tutti applicati;
− Sezione 1816−1858, testimoniante la fase storica del Regno Lombardo−Veneto, contraddistinta dall'impiego di un titolario di 25 titoli, non tutti applicati e suddivisi in un numero variabile di sottotitoli;
− Sezione 1859−1880, dagli anni della formazione del Regno d’Italia sino all'inizio dell'applicazione di un nuovo titolario, caratterizzata dall'impiego di un titolario di 25 titoli;
− Sezione 1881−1897, caratterizzata dall'impiego di un titolario di 21 titoli, non tutti applicati;
− Sezione 1898−1927, contraddistinta dall’applicazione del titolario Astengo.

Sono inoltre state individuate, riordinate cronologicamente ed inventariate le seguenti serie particolari:
− Liste di leva;
− Registri delle deliberazioni del Consiglio Comunale, della Giunta Municipale e del Podestà;
− Registri di stato civile.

Storia archivistica:

Una prima testimonianza dell’esistenza dell’archivio del Comune di Edolo si trova all’interno degli “Annali della Comunità di Edolo fatti l’anno 1772”, in cui l’autore, a proposito di un testamento che istituisce un lascito a favore del Comune segnala che “[la] copia autentica di questa particola testamentaria [è stata] da me poi messa nell’archivio della nostra comunità nel sacchetto C dè Testamenti etc. evvi altra copia non però autentica nell’antico registro F.o 250” (Togni-Marotta 2009:175); è probabile che l’archivio si trovasse nella sede del Comune, un edificio chiamato Casa Bocalina (Togni Marotta 2009:171-172). Nei registri del catasto del Comune di Edolo del 1811 la Casa della Comune è indicata al mappale n. 4796, nei pressi dell’attuale piazza Martiri della Libertà.

Sempre la cronaca settecentesca registra numerosi eventi calamitosi che possono avere contribuito alla dispersione delle parti più antiche del fondo, ed in particolare gli incendi ricordati nel 1740, 1775 e 1779; un altro incendio particolarmente distruttivo divampò nel 1870 (Sina 1954:103).
L’archivio alla fine del XIX secolo risulta comunque ancora ricco di documenti di antica data; infatti il 13 aprile del 1877 il Sindaco di Edolo trasmette alla Prefettura di Brescia il Catalogo delle carte conservate nell’archivio del Comune di Edolo: “4 fascicoli di Registri di stato civile 1806-1815; Copia delle lettere della Repubblica Veneta 1749-1752; 29 registri vecchi contenenti estimi, deliberazioni della vicinia, ordini ed instrumenti della Comunità di Edolo dal 1500 a tutto il 1810; Liste di leva dal 1808 al 1858; Carteggio Registri della cessata Guardia Nazionale dal 1859 a tutto il 1866; Scaffale contenente Conti consuntivi dal 1807 a tutto il 1875; Fascicolo anagrafe 1857-1858; Libri cassa 1815-1875; n. 27 faldoni e fascicoli ritirati dalla cessata Commissaria distrettuale; Inventario dello stato patrimoniale del Comune 29 marzo 1870; Altro stato patrimoniale 1818-1821; Registro degli impiegati e personali del Comune e luoghi pii e altri; Rivista amministrattiva [sic] del Regno in poi; Bollettino provinciale del 1860 in poi; Atti del consiglio provinciale dal 1860 in poi; Registro pubblicazioni leggi e decreti dal 1860 in poi; Prontuario generale delle distanze del Regno; Anagrafe compilata nell’anno 1821 in parte consunta; Elenco delle famiglie della Casa del Comune con memorie per l’anagrafe del 1810; n. 2 registri anagrafe 1861 con rocchetta; Registri Stato civile con atti relativi dal 1866 in avanti; Bollettino ufficiale leggi e decreti della Repubblica e del Regno d’Italia dal 1802 al 1815, n. 33 volumi ed altro pel 1823 de Governo Austriaco; Regolamento 1804 per le Caserme della Repubblica; n. 8 fascicoli delle leggi e decreti del Governo austriaco; n. 20 fascicoli di relazioni o studi riguardanti istituti della Provincia di Brescia con varie tavole di ragguaglio; n. 4 fascicoli guida amministrativa di Carlo Astengo; Bollettini ufficiali delle leggi del Regno dal 1860 a tutt’oggi legati in libro; Codice civile e Codice di Procedure; Codice penale; Codice militare; Legge comunale regolamento 1859-1865; Legge comunale sul reclutamento; Leggi ed istituzioni sul dazio consumo; Regolamento e moduli per lo stato civile; Registro 1826 fascc. boschi ad uso fuoco; Tavola classamento fondi; Registro presaglie e livelli 1822; Registri forniture militari 1848-1859-1866; Fascicolo catasti descrittivi dei castagneti ed altri beni comunali con fogli di mappa; Bollettini provinciali dal 1851 al 1858 legati in libro; n. 82 cartelle o faldoni atti 1815-1858; Annuario statistico 1861-1866; Fascicolo quinternetti decime e livelli; n. 6 fascicoli contabilità militari 1848-1866; n. 90 cartelle e faldoni atti d’ufficio dal 1859 a tutt’oggi; Fascicolo contenente n. 40 carte pergamene scritte in gotico; Annali del Comune di Edolo 1722 legato in libro; Libro instrumenti del comune dal 1462 al 1765; Fascicolo documenti acquisto locale ad uso caserma ed atti per la fabbrica del medesimo con altri documenti di livelli ed altro; n. 4 matrici passaporti per l’interno; Registro militari; Catasto decima fondi campivi; Protocollo esibiti dal 1803 a tutt’oggi.”

Nella prima metà del XX secolo il fondo viene danneggiato soprattutto durante il secondo conflitto mondiale quando il municipio viene occupato dalle forze armate tedesche; in risposta ad un’indagine dell’Archivio di Stato di Brescia del 23 agosto 1949 l’assessore anziano di Edolo comunica che “questo Archivio comunale è stato durante il periodo bellico parzialmente distrutto dalle truppe germaniche che avendo occupato i locali usavano il materiale d’archivio per l’accensione della caldaia del calorifero”.

Alla distruzione di parte del patrimonio documentale si aggiungono le dispersioni: nel verbale d’ispezione della Sopraintendenza archivistica per le provincie lombarde di Milano del 17-19 luglio 1956 viene riportato che “l’archivio antico” del Comune di Edolo risulta custodito presso l’archivio parrocchiale; la consistenza stimata dell’archivio è di 817 faldoni e 83 registri.

Nel 1956 il Comune di Edolo decide di intraprendere un progetto di riordino che si protrae fino al 1960 in seguito al quale viene prodotto un inventario trasmesso alla Sopraintendenza archivistica per le Provincie Lombarde di Milano il 23 di novembre. La maggior parte dei fondi archivistici presenti in archivio vengono identificati e distinti e alle buste di ciascun fondo viene attribuita una numerazione visibile tutt’ora. Nell’inventario viene segnalato come documento più antico del fondo del Comune di Edolo un registro d’estimo del 1534 che non è più nominato nelle testimonianze successive; durante i sopralluoghi eseguiti per la redazione del progetto di riordino è stata rinvenuta una busta vuota che riporta sul dorso la scritta “Estimo del Comune 1534”. L’archivio pare conservarsi integro per i successivi venticinque anni.

Nella relazione seguita all’ispezione della Soprintendenza archivistica del 19 marzo 1984 l’archivio è descritto come ben ordinato e la documentazione viene quantificata in 1.100 pezzi tra buste e registri, e vengono individuate come serie documentali principali i Conti consuntivi dal 1807, i Protocolli dal 1803 e la serie “Acque e strade” dal 1816. Viene inoltre indicato come documento più antico un registro delle taglie e spese della comunità dell’ex Comune di Mù del 1514. Nel verbale ispettivo viene inoltre ribadito che le perdite del materiale documentario sono attribuite all’occupazione nazi-fascista durante la seconda guerra mondiale e, secondo la testimonianza dell’addetta all’archivio, anche alla facilità di accesso all’archivio da parte di estranei.

Non si hanno notizie specifiche riguardo ad un riordino intrapreso nel 1988, segnalato nella risposta all’indagine ministeriale per il Progetto anagrafe informatizzata degli archivi italiani del 16 dicembre 1994. Da quanto emerge da un’intervista realizzata il 19 settembre 2012, nell’ambito del progetto di Censimento degli archivi comunali dell’Unione dei Comuni delle Alpi Orobie Bresciane, ad un ex dipendente comunale, Giovanni Tomasi, i documenti furono trasferiti negli anni ‘80 del Novecento in occasione di lavori di sistemazione dei locali dell’archivio, ma non venne effettivamente compiuto nessun intervento su di essi.

La sede dell’archivio viene rinnovata nuovamente alla fine degli anni ‘90 del Novecento: il 23 febbraio 1999, in seguito a richiesta del Comune di Edolo, la Soprintendenza archivistica autorizza il trasferimento temporaneo dell’archivio comunale presso i locali dell’edificio scolastico di Via Morino e lo scarto di materiale a stampa. Nel 2003 l’archivio si trova ancora in questa sede.

Il 31 ottobre 2002 il sindaco di Edolo richiede alla Soprintendenza archivistica per la Lombardia la copia degli inventari trasmessi dal Comune “in relazione al programma di intervento per il riordino, inventariazione e scarto del proprio archivio comunale”; non si sono tuttavia trovate altre notizie inerenti questo intervento.

Il 19 luglio 2011 la Soprintendenza archivistica per la Lombardia di Milano effettua una visita ispettiva alla quale segue una relazione in cui l’archivio storico e di deposito viene descritto “in completo disordine”, condizione attribuita ai due trasferimenti degli anni ’80 e ’90 del Novecento avvenuti “senza avvertire la Soprintendenza archivistica”.

Nel 2015 il Comune di Edolo affida a il leggio società cooperativa sociale di Ceto (Bs) le attività di riordino ed inventariazione all’interno di una convenzione per la gestione globale dell’archivio. Entro questa cornice nel 2017 Regione Lombardia ha concesso un finanziamento per l’implementazione di un percorso di valorizzazione al progetto “Archivi locali per la storia moderna e contemporanea nelle Alpi lombarde: il caso di Edolo”.

Nota dell'archivista:

Il presente inventario è stato realizzato rispettando la struttura del complesso archivistico come descritta in occasione del riordino avvenuto negli anni 1956-1960.

Il rilevamento sistematico delle diverse segnature presenti su carte, camicie e buste originali, in larga parte conservate, ha permesso di individuare i diversi criteri di ordinamento utilizzati nel tempo e ricostruire la struttura originale dell’archivio (1).

Il materiale documentario è stato ordinato e descritto per unità archivistiche (unità documentarie, fascicoli e registri) che risultano ordinate – all’interno della sezione o della serie particolare d’appartenenza – in base all’estremo cronologico inferiore.

I fascicoli costituiscono l’unità archivistica più diffusa dell’inventario e sono di due tipi: fascicolo per affare e fascicolo per attività (2). All’interno degli stessi fascicoli, intesi come aggregazione organizzata di documenti, le carte sono disposte cronologicamente o in sottofascicoli o per carte sciolte.

Note
(1) Si vedano a riguardo le schede descrittive delle singole sezioni.
(2) Il fascicolo per affare comprende tutti i documenti, recanti la stessa classificazione, prodotti da un ufficio per la trattazione di un affare che ha una durata circoscritta; il fascicolo per attività comprende tutti i documenti, recanti identica classificazione ma con destinatari e oggetti diversi, prodotti nello svolgimento di una attività amministrativa semplice e ripetitiva e ha una durata annuale.

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Fonti

  • Ongaro Signaroli 2016 = Giulio Ongaro, Simone Signaroli, I cannoni di Guspessa. I comuni di Edolo, Cortenedolo e Mu alle soglie della Guerra dei Trent'Anni (1624-1625), Servizio Archivistico Comprensoriale di Valle Camonica, 2016
  • Della Misericordia 2009 = Massimo Della Misericordia, I nodi della rete. Paesaggio, società e istituzioni a Dalegno e in Valcamonica nel tardo medioevo., Comune di Ponte di Legno - Comune di Temù, 2009
  • Sina 1954 = Alessandro Sina, La parrocchia plebana di Edolo-Mu: memorie, Queriniana, 1954
  • Togni Marotta 2009 = Stefano Togni Marotta, Annali della comunità di Edolo, Avolar, 2009