3. Società operaia femminile di mutuo soccorso di Breno ( 1875 - 1969 )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente di assistenza e beneficenza
Altre denominazioni:
- Società operaia femminile di mutuo soccorso e istruzione [La denominazione si trova nei documenti del sec. XIX]
- Società operaia femminile di mutuo soccorso Regina Elena di Breno [La denominazione, assunta dalla società operaia nel 1918, è utilizzata fino al 1945]
Condizione: privato
Sede: Breno
Profilo storico / Biografia
La Società operaia femminile di mutuo soccorso e istruzione di Breno fu costituita nel 1875, per volontà di Antonio Taglierini, all’epoca presidente della società maschile (1).
Nello statuto, lo scopo della società operaia femminile è definito come “il vicendevole soccorso in caso di malattia e di previdenza per la vecchiaia, procurare il miglioramento morale, intellettuale, materiale delle operaie, ispirare loro sentimenti di amore a Dio, alla Famiglia, alla Patria, renderle partecipi di tutti quei miglioramenti economici che le moderne legislazioni offrono alle operaie associate” (2).
L’ente era diretto da una presidenza, da un consiglio e da una assemblea generale, la cui attività è testimoniata dai registri dei verbali delle sedute superstiti (3).
Potevano entrare a far parte della società in qualità di socie effettive donne dai 15 ai 30 anni, di sana costituzione fisica, di onesti costumi. Per le socie sposate, il matrimonio doveva essere stato compiuto con rito civile oltre che religioso (4). Oltre alle socie effettive potevano essere ammesse socie onorarie.
La società operò grazie agli introiti delle quote sociali mensili, che permettevano di elargire sussidi di invalidità, di gravidanza. Vennero curate dall’ente le pratiche di iscrizione alla cassa nazionale di previdenza (5).
Le socie potevano usufruire dei servizi della bottega cooperativa operaia gestita dalla Società operaia maschile di mutuo soccorso Giuseppe Garibaldi di Breno e della biblioteca circolante mantenuta congiuntamente dalle due società operaie, maschile e femminile, brenesi (6)
La società venne eretta in ente morale con decreto 30 aprile 1915 del Tribunale di Breno (7).
Nel 1918 l’ente assunse la denominazione di Società operaia femminile di mutuo soccorso Regina Elena, che mantenne fino al termine della Seconda guerra mondiale, nel 1945 (8).
Nel 1944 venne elaborato un progetto di riforma dell’ente, a cura di Romolo Sturlese (9), nel quale vengono riportati anche alcuni dati relativi all’ente: il numero delle socie iscritte al 31 dicembre 1943 risulta di 41 onorarie e 162 effettive (divenute 53 onorarie e 160 effettive nel 1944); la quota sociale mensile risulta di una lira al mese. Il progetto rileva la necessità di aumentare il numero delle socie iscritte, di elevare il contributo sociale a L. 5 al mese, accrescendo allo stesso tempo i sussidi di malattia e per la maternità e i versamenti fatti dall’ente alla previdenza nazionale. L’autore ricorda più volte l’azione meritevole in campo assistenziale svolta dall’associazione operaia femminile e riconosce la lungimiranza del fondatore Antonio Taglierini.
Tra i membri della società, ricordiamo i nomi di Beatrice Taglierini e di Laura Rusconi.
L’ente cessò di esistere nel 1970.
Note
(1) Si veda Franzinelli 1986, p. 201. Le carte dell’ente non ne documenta le origini. La notizia della data di fondazione è comunque riportata nello statuto, in Società operaia femminile di mutuo soccorso di Breno, Carteggio, b. 1, fasc. 2.
(2) Ibidem, Statuto 1875, art. 1.
(3) Società operaia femminile di mutuo soccorso di Breno, Registri, regg. 6 e 11.
(4) Società operaia femminile di mutuo soccorso di Breno, Carteggio, b. 1, fasc. 2, Statuto 1875. Si veda anche Franzinelli 1986, p. 208.
(5) Riguardo alla gestione finanziaria e al carteggio con gli enti previdenziali si veda ivi b. 1, fasc. 7.
(6) Si veda a proposito della bottega cooperativa operaia quanto scritto nella scheda Soggetto produttore ad essa dedicata, all’interno del presente inventario. Per quanto riguarda la biblioteca circolante dell’ente, si rimanda a Domenighini 2016. L’attività della biblioteca è documentata nel fondo fino al 1950 (Società operaia femminile di mutuo soccorso di Breno, Registri, reg. 12). Le schede di prestito delle socie, rinvenute insieme a quelle della Società operaia maschile mutuo soccorso Giuseppe Garibaldi di Breno sono conservate nel fondo di quest’ultimo ente (Società operaia maschile mutuo soccorso Giuseppe Garibaldi di Breno, Carteggio classificato 1889-1934, b. 7, fasc. 62).
(7) Si veda Società operaia femminile di mutuo soccorso di Breno, Carteggio, b. 1, fasc. 4.
(8) Franzinelli 1986, p. 222 e p. 233. Non sono stati rinvenuti provvedimenti formali che testimonino la deliberazione dell’ente di abbandonare l’intitolazione Regina Elena. Si rileva tuttavia che nel Libro dei verbali della Società operaia femminile di Breno iniziato successivamente alla Liberazione, non vi è alcun richiamo alla precedente denominazione (Società operaia femminile di mutuo soccorso di Breno, Registri, reg. 11).
(9) Ivi, Carteggio, b. 1, fasc. 11. Si veda anche Franzinelli 1986, p. 234.
Complessi archivistici
Fonti
- Franzinelli 1986 = Mimmo Franzinelli, La Società operaia maschile di mutuo soccorso 'Giuseppe Garibaldi' in Breno e la s.o. femminile di m.s., Società operaia di mutuo soccorso Giuseppe Garibaldi di Breno, 1986
- Domenighini 2016 = Sara Domenighini, Un viaggio fra pagine di storia, umanità e cultura, in Domenighini S., Faiferri I., Solidarietà e cultura. L'archivio e la biblioteca della Società operaia maschile di mutuo soccorso di Breno, Museo Camuno di Breno, 2016
Link risorsa: http://80.211.86.145:3001/creators/11